Sport: la Fondazione Consulcesi si aggiudica l’asta per la Barbie Bebe Vio

La Fondazione Consulcesi si è aggiudicata l’asta benefica per la barbie Bebe Vio. “Non appena abbiamo saputo dell’iniziativa della Mattel – spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group, a cui la Fondazione fa riferimento – ci siamo attivati con l’obiettivo di vincere questa asta perché Bebe Vio rappresenta tutti i nostri valori ed è esempio e modello da seguire per i nostri progetti di inclusione, solidarietà e sostenibilità ambientale”. La campionessa paralimpica è stata inclusa tra le cinque Role Models di fama mondiale che la Mattel ha realizzato per festeggiare il quinto anniversario del Barbie Dream Gap Project pensato per tutte le bambine e ragazze del mondo. “Le bambole – continua Tortorella – rappresentano cinque donne che hanno abbattuto barriere, diventando fonte di ispirazione e modello di coraggio e resilienza e lo sono anche per la nostra Fondazione”.
Il ricavato dell’asta della “Barbie Bebe” andrà all’associazione Art4Sport della schermitrice. La bambola indossa anche la divisa ufficiale della “Bebe Vio Academy” fondata nel 2009 dalla campionessa, che fornisce protesi e carrozzine sportive ai bambini che supporta e ne promuove ed organizza i percorsi sportivi. Tra le varie attività promosse ed organizzate, dal 2021 ha fatto nascere anche la “Bebe Vio Academy”, un luogo inclusivo dove bambini normodotati e bambini con disabilità possono giocare e divertirsi praticando sport insieme. “Ognuno – conclude Massimo Tortorella – ha il diritto di raggiungere qualsiasi obiettivo e Bebe Vio ne è la dimostrazione”.
Oltre a Bebe Vio le altre bambole dell’iniziativa “Barbie Dream Gap Project” sono dedicate a Shonda Rhimes (pluri-premiata scrittrice, produttrice, autrice statunitense, nonché CEO di Shondaland), Helene Darroze (chef francese di fama mondiale), Katya Echazarreta (ingegnere elettrico e prima donna di origine
messicana a viaggiare nello spazio) e Hui Ruoqi (campionessa cinese di pallavolo).

Inquinamento: residenti di Milano, Roma e Napoli soffrono di più di ”ecoansia”. Dalle tre città più grandi d’Italia arriva quasi il 50% di richieste per azione collettiva Aria Pulita

Su 600mila dimostrazioni di interesse all’azione collettiva Aria Pulita, oltre il 15 per cento arriva da Milano. Seguono Roma con quasi 95mila richieste e Napoli con circa 80mila. Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “La qualità dell’aria è diventata una priorità per gli italiani”
Milano, Roma e Napoli sono tra le città in cui si superano più frequentemente i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla concentrazione di polveri sottili, ma sono anche ai primi posti per residenti con “ecoansia”. È così infatti che possono essere interpretate le oltre 275mila richieste arrivate da Milano, Roma e Napoli ai legali Consulcesi impegnati nell’azione collettiva Aria Pulita.
Sulle circa 600mila dimostrazioni di interesse pervenute, quasi 102mila arrivano solo da Milano. Seguono Roma con quasi 95mila richieste e Napoli con circa 80mila. “Il crescente interesse della popolazione italiana, in particolare dei residenti di Milano e di altre grandi città del Belpaese, è segno del sempre più diffuso sentimento di disagio legato all’inquinamento atmosferico”,
commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group. “La qualità dell’aria è ormai diventata a tutti gli effetti una priorità per gli italiani, che mostrano di aver acquisito una maggior consapevolezza del legame imprescindibile tra salute ambientale e umana, attuale e futura”, aggiunge.
Milano, Roma e Napoli sono tra le città che sforano più i limiti di qualità dell’aria. Da una recente indagine condotta da Deutsche Welle, in collaborazione con lo European Data Journalism Network, basata sui dati satellitari del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus, è emerso che tra il 2018 e agosto 2023
Milano, Roma e Napoli sono tra le 58 città italiane dove la concentrazione di polveri sottili supera i limiti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Milano, Roma e Napoli rientrano tra i 3.384 comuni e città italiane candidabili all’azione collettiva Aria Pulita e gli stessi per i quali la Corte di Giustizia Europea ha multato l’Italia per violazione del superamento dei valori soglia di polveri sottili (Pm10) e biossido d’azoto (NO2). In totale sono oltre 40 milioni le persone
che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato, loro malgrado, “aria avvelenata”.
“Il nostro auspicio è che alla crescente sensibilità dei cittadini sull’importanza di respirare aria pulita segua anche un cambio di marcia nelle politiche mirate a rendere più sano l’ambiente in cui viviamo”, evidenzia Tortorella. “L’obiettivo dell’azione collettiva Aria Pulita, infatti, non è soltanto quello di aiutare i
cittadini a essere risarciti per aver respirato aria inquinata, ma anche quello di stimolare i decisori politici ad affrontare coraggiosamente, una volta per tutte, l’annoso problema dell’aumento di emissioni inquinanti nell’atmosfera”, conclude il presidente di Consulcesi.
Per aderire all’azione collettiva, basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto dal 2008-2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito di Aria Pulita: www.aria-pulita.it.