Fintoken Act, provvedimento diventato legge anche in Albania, in scia con quanto già deciso a Malta e in Francia, è realtà. Grazie a questo strumento normativo, si è resa concreta la creazione di un ecosistema finanziario e dematerializzato, in grado di aprire la strada a nuovi business via blockchain e che rappresenti una tutela giuridica per gli investitori. L’entrata in vigore della legge Fintoken Act permette anche all’Italia di comprendere l’importanza del fintech per superare la crisi. Gianluigi Pacini Battaglia, Amministratore Delegato di Consulcesi Tech, ha sottolineato che “la Blockchain Economy e la Finanza decentralizzata possono diventare grandi protagoniste della ripresa economica, in questo momento di crisi post pandemia”, riconoscendo nella “trasparenza, decentralizzazione e rapidità di esecuzione” le parole chiave e le soluzioni adeguate “ricercate dalle imprese per attraversare il momento attuale”. A tal proposito, ancora l’Amministratore Delegato di Consulcesi Tech Gianluigi Pacini Battaglia, ha citato l’esempio di Malta che, dopo aver approvato il Virtual Financial Assets Act, secondo l’opinione del Fondo Monetario Internazionale, potrebbe subire “una decrescita del Pil inferiore tra tutti gli Stati europei”. Fintoken Act rappresenta uno dei primi strumenti normativi di respiro europeo, in grado di regolare l’ambito delle applicazioni della tecnologia blockchain e sostenere gli operatori e la finanza decentralizzata (DeFi) nei mercati tradizionali. Tutti gli operatori che porranno la sede operativa della propria attività nei Paesi aderenti al Fintoken Act potranno godere dei vantaggi che derivano dalla sua applicazione. Le misure contenute all’interno del Fintoken Act assicurano, infatti, l’applicazione di regole chiare per gli imprenditori; inoltre, questi ultimi potranno contare su tempi di approvazione snelli e più brevi da parte delle autorità (60 giorni al massimo in Albania, ad esempio). La possibilità di creare un ecosistema integrato e disciplinato risulta essere anche un’adeguata risposta a chi non guarda con favore alle criptovalute in tema alla lotta contro il riciclaggio. Infatti, il provvedimento Fintoken Act prevede anche l’introduzione di una particolare categorizzazione delle tipologie di Token, distinguendo tra: digital utility token, digital payment token, digital security token e digital asset token. In questo modo, si procederà con la risoluzione della situazione degli hybrid token.
Stando ai dati diffusi da un white paper della Cassa Depositi e Prestiti (CDP), sempre più operatori hanno messo in pratica e fruiscono della Distributed Ledger Technology (DLT), ricacandone vantaggi e benefici. Infatti, le statistiche affermano come tra il 2015 e il 2017 le società che hanno puntato sulla Blockchain abbiano ottenuto guadagni rilevanti, da 1,6 miliardi di dollari a 27,3 miliardi di dollari nel biennio 2017-2018. E, sempre in questo arco di tempo, sono aumentate anche le richieste di brevetti sui progetti, passando da 648 a 1441 nello stesso periodo. Pertanto, Consulcesi Tech esorta le autorità nazionali, perché il modello del Fintoken Act diventi di ispirazione; in questo modo, i nuovi business basati su blockchain e digital asset potrebbero diventare centrali per le istituzioni italiane. Soprattutto in questo periodo post – pandemia, l’Italia avverte la necessità di un rinnovamento tecnologico. Infatti, la tecnologia Blockchain, grazie a registri sicuri e certificati, permetterebbe all’Italia di godere di importanti garanzie e sicurezze, contando sull’innovazione per tornare a calcare i mercati con maggiore autorità e autorevolezza.