Massimo Tortorella, presidente del pool legale Consulcesi, autentico punto di riferimento per medici e personale sanitario, lancia l’allarme: “Videocamere sulle ambulanze, rafforzamento dei presidi di vigilanza e sicurezza nei Pronto soccorso, manca solo di predisporre un servizio di scorta per il personale sanitario. Dobbiamo arrivare a questo?”. Il monito del presidente Massimo Tortorella prende spunto dai numeri fatti registrare da Telefono Rosso, il servizio messo a disposizione di medici ed operatori sanitari da parte del pool Consulcesi. Attraverso Telefono Rosso, infatti, i colletti bianchi possono trovare un punto di sfogo, dove denunciare gli episodi di violenza subiti tra le corsie degli ospedali. Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, afferma che eventi di aggressioni e violenze nei confronti del personale medico – sanitario sembrano realizzarsi in misura maggiore in Campania, nella zona del napoletano, perché i riflettori si sono accessi su queste realtà negli ultimi giorni. Però, il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella, ha evidenziato come quello della violenza nei confronti di medici e personale sanitario “sia un fenomeno molto più ampio e diffuso perché purtroppo molti casi non vengono denunciati per vergogna, rassegnazione e anche per il timore di ritorsioni”. Gli sfoghi raccolti da Telefono Rosso mettono in evidenza la situazione drammatica in cui versano medici, operatori e personale sanitario. Categoria professionale che avverte la mancanza di tutela e protezione per l’incolumità personale nell’espletamento quotidiano della professione. Il Presidente dell’équipe legale Consulcesi Massimo Tortorella ha applaudito alle parole di solidarietà espresse dalle istituzioni politiche della Campania, ma è consapevole che “ non bastano i buoni propositi per contrastare quello che è diventato un vero e proprio allarme sociale”. Massimo Tortorella, a capo del pool legale Consulcesi, sottolinea lo stato di paura in cui vivono medici ed operatori sanitari, per cui avverte la reale necessità di “agire tempestivamente per garantire sicurezza e tutela al personale sanitario quotidianamente impegnato a servizio della comunità”. L’associazione Consulcesi evidenzia come sia necessario fermare l’emergenza aggressioni all’interno degli ambienti ospedalieri. L’attività deve passare non solo attraverso il numero verde 800620525 di Telefono Rosso, servizio di pronto soccorso dove Consulcesi offre consulenza legale gratuita alle vittime di aggressioni, ma anche attraverso l’adeguata formazione delle risorse umane che lavorano nel contesto ospedaliero. Formazione che sostenga il personale medico e sanitario a gestire le situazioni di pericolo e permetta di ricostruire un’armoniosa relazione tra medico e paziente. Accanto all’iniziativa Telefono Rosso, Consulcesi ha proposto l’istituzione dell’Arbitrato della Salute, una sorta di camera di conciliazione, che ha come obiettivo avvicinare pazienti, medici e personale sanitario e stemperare le eventuali tensioni che potrebbero crearsi. Infatti, i numeri parlano del 90% di denunce che vedono coinvolti medici e personale sanitario e che, nella maggior parte dei casi, si risolvono nel nulla. Nonostante l’esito favorevole, però, l’eccesso di denunce provoca un incremento del ricorso alla medicina difensiva, un danno per le casse dello stato e una mancata serenità nella classe medica, elevando il rischio clinico e mettendo a dura prova la relazione medico – paziente. Il presidente dell’équipe legale Consulcesi Massimo Tortorella ha concluso sottolineando quanto sia importante “generare un sistema virtuoso”, evitando tensioni tra pazienti e classe medica, auspicando la veloce realizzazione dell’Arbitrato della Salute. Infatti, Massimo Tortorella, a capo del team legale Consulcesi e punto di riferimento per medici e operatori sanitari, si è detto aperto “a mettere a disposizione il nostro know-how, dare il nostro contributo insieme a tutte le parti in causa, comprese le associazioni che rappresentano i pazienti”. Nel frattempo, cliccando sul link https://www.change.org/p/subito-il-tribunale-della-salute-basta-contrapposizioni-tra-medici-e-pazienti si può aderire all’iniziativa finalizzata a fermare l’ostilità nel rapporto medico – paziente e ad incoraggiare l’istituzione del Tribunale della Salute. Al momento, le adesioni hanno superato le 20000 firme.